8 marzo celebriamo le donne

Ivana, salute a te.

Domani 8 marzo è il giorno in cui celebriamo tutte le donne, la loro forza, la loro resilienza e il loro impegno per costruire un mondo migliore.

Hai preso la mimosa?
Sì le ho comprate. No, non le ho comprate per non alimentare un commercio vuoto privo di significato?

In ogni caso, è sempre bello avere una data nel calendario dedicata a porre l'attenzione su aspetti della vita che possono passare inosservati nella frenesia quotidiana.

A volte, è facile dare per scontato molte situazioni e dimenticare di apprezzare ciò che abbiamo.

Ecco che le festività e le ricorrenze ci offrono l'opportunità di rallentare un momento, riflettere e apprezzare ciò che è veramente importante.

Quest'anno, invece di proporre argomenti ovvi per la giornata, vorrei concentrarmi sul ruolo delle donne nel campo scientifico e tecnologico.

Riconoscere il contributo apportato nei campi scientifici e tecnologici nel corso dei secoli è di fondamentale importanza, tuttavia, questo ruolo è stato spesso ignorato o minimizzato a causa dell'Effetto Matilda.

Questo fenomeno venne studiato dalla storica della scienza Margaret W. Rossiter, che coniò il termine nel 1993 in onore della suffragetta statunitense Matilda Joslyn Gage che per prima ne aveva parlato nel saggio “Woman As Inventor” del 1870.

L'Effetto Matilda si riferisce infatti alla tendenza, radicata nel tempo, di ignorare o minimizzare i risultati delle donne nelle scienze e di attribuire il merito ai loro colleghi maschi.

Attraverso l'analisi di biografie e dati, Rossiter ha dimostrato che, a partire dall’antichità, molte scienziate sono state sistematicamente escluse dal mondo scientifico.

Questo ha portato a un mancato riconoscimento dei loro successi e contributi nella storia della scienza e della tecnologia.

Ed oggi, com’è la situazione?

Nonostante le donne rappresentino una percentuale significativa della comunità scientifica odierna, esse sono ancora sottorappresentate e spesso ricevono meno attenzione nei convegni e negli incontri accademici in confronto ai loro colleghi scienziati.

Ad esempio, uno studio del 2017 ha evidenziato che gli uomini prendono mediamente parola il doppio delle volte rispetto alle donne durante questi eventi.

Cosa possiamo fare?

Credo che sia essenziale evidenziare qual è stato e qual è oggi il ruolo delle donne nella scienza e nella tecnologia, magari leggendo la biografia di scienziate e premi nobel.

Incoraggiare e ispirare le generazioni future a perseguire le loro passioni per contribuire a queste importanti aree di conoscenza e innovazione.

Possiamo cominciare già domani.

Alla tua libertà,

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